Quale etica per la politica?

Tavola rotonda del 5 maggio 2006, presenti anche Cacciari e Follini
Moderato dal giornalista e scrittore Stefano Lorenzetto e articolato in due sessioni, l’incontro ha visto come relatori il Prof. Giorgio Borelli, il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, l’On. Marco Follini, l’Avv. Carlo Fratta Pasini e il Prof. Roberto Papini.
L’affascinante argomento, al centro della riflessione proposta dalla Fondazione Giorgio Zanotto, è stato dibattuto in due sessioni in una affollata sala convegni della Gran Guardia. Preceduta da un saluto commosso e partecipato della Signora Giovanna Tanara Zanotto, la sessione iniziale, intitolata Da “Umanesimo integrale” (1936) a “L’uomo e lo Stato” (1951) di Jacques Maritain, ha visto l’intervento del prof. Roberto Papini, segretario generale dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. Il Professore ha illustrato con grande chiarezza i contenuti e il senso di queste due opere principali di filosofia politica dell’illustre pensatore cattolico francese del Novecento. Di seguito il prof. Giorgio Borelli ha analizzato I tratti del ceto politico di ispirazione cattolica nella Verona della seconda metà del ‘900, con una rassegna appassionata e vibrante di quella Verona che, uscita stremata dalla guerra e dall’occupazione tedesca, sotto la guida di Guido Gonella, di Renato Gozzi, dei fratelli Trabucchi, di Giovanbattista Rossi, di Enzo Erminero, del Senatore Dal Falco e del Prof. Giorgio Zanotto, conobbe uno straordinario sviluppo economico e sociale. Alle ore 18 ha preso il via la seconda sessione, che ha proposto uno stimolante dialogo tra il prof. Massimo Cacciari e l’on. Marco Follini, chiamati ad esprimersi e confrontarsi sul quesito: La politica è completamente autonoma o deve avere un fondamento etico? Quale? Stuzzicati dalle domande argute e stringenti del moderatore Stefano Lorenzetto, i relatori hanno dato vita a un dialogo vivace e serrato, toccando una serie di argomenti, da tangentopoli allo scontro di civiltà fino alle riforme costituzionali, suscitando grande interesse nel pubblico presente. All’avvocato Carlo Fratta Pasini, Presidente della Fondazione Giorgio Zanotto, è spettato il compito di trarre le conclusioni finali, evidenziando come gli ideali e le ideologie, in passato, abbiano saputo portare nella politica una capacità di elaborazione, anche a lungo termine, coniugandola con la capacità del fare. Oggi, ha concluso l’Avvocato Carlo Fratta Pasini, come peraltro testimoniato anche dagli altri relatori, è più difficile trovare persone che interpretano il loro ruolo pubblico in maniera disinteressata. La scelta di questo argomento è stata quindi ben indovinata e in coerenza con l’impegno che la Fondazione Zanotto porta avanti fin dalla nascita, volto a promuovere e valorizzare la visione etica che deve essere sempre alla base dell’impegno sociale e politico. La politica dovrebbe essere per definizione etica, ponendosi l’obiettivo primario di realizzare il bene comune. La parola etica, come bene ha sottolineato il Prof. Cacciari, «rimanda a una dimensione di sentire comune; ma a gestire il potere reale sono sempre più spesso le oligarchie che sfuggono alla logica della rappresentanza democratica». L’etica incarnata nella politica non può prescindere quindi da questa visione del bene comune, ponendosi in antitesi rispetto a situazioni che – come il comunismo reale e il capitalismo selvaggio – negano questo fondamentale valore. Il senso del convegno ha trovato spunto e linfa nel pensiero e nell’opera di Giorgio Zanotto, figura indimenticabile nel panorama politico-amministrativo ed economico-finanziario di Verona, sindaco della città per due mandati, presidente della Provincia e alla guida della Banca Popolare di Verona per oltre un ventennio. In ogni ambito nel quale il Professore ebbe modo di prestare la sua opera nobile e generosa, ebbe sempre una visione centrata sulla persona, cercando di interpretare l’impegno pubblico tutto a favore dei cittadini. Molti, giustamente, lo hanno definito un uomo di relazione, nel senso che ha creato rapporti umani e sociali di vitale importanza a favore dello sviluppo di Verona e del suo territorio. Non a caso, muovendo dai fondamentali bisogni della persona, Giorgio Zanotto – nella sua instancabile opera – si è ispirato molto alla fervida visione cristiana del filosofo Jacques Maritain e, proprio per questa ragione, l’incontro del 5 maggio ha preso le mosse dall’approfondimento dei principi e dal pensiero del grande filosofo francese. Gli atti del convegno sono stati pubblicati in un numero speciale del Notiziario della Banca Popolare di verona