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Giorgio Zanotto, Frammenti di un personaggio veronese

Un libro fra parole e musica La presentazione del libro diventa spettacolo, grazie alla scelta operata da Idalberto Fei, regista dell’intera operazione, di alcuni brani significativi del libro recitati da due attori e due attrici di grande levatura quali Mariano Rigillo, Sergio Nicolai, Angiola Baggi e Anna Teresa Rossini, il tutto arricchito dalla musica eseguita dal vivo da un trio di solisti eccellenti: Bruno Cavallo al flauto, Emanuele Segre alla chitarra e Giorgio Dellarole alla fisarmonica e dal contributo di Alessandro Molinari che ha musicato per l’occasione la poesia di Giorgio Zanotto “Pianto lontano”. Lo spettacolo si apre con un video di Franco Savignano, scenografo, che mostra immagini dei momenti salienti della vita di Zanotto e si chiude con la presenza importante dell’Orchestra dell’Arena di Verona.

 “Sfogliamo con voi il libro di Giorgio Zanotto”

Il libro di Giorgio Zanotto non viene presentato nella consueta forma di conferenza, ma in una vera e propria serata spettacolo, nata da un’idea di Vittorino Andreoli e da un progetto del regista Idalberto Fei, e promossa dalla Fondazione Giorgio Zanotto di Verona. L’intento della manifestazione non è parlare di Zanotto, piuttosto conoscerlo, non solo grazie a quello che lui stesso ha scritto, ma anche attraverso gli scrittori ed i musicisti che ha amato, in modo che tutti questi frammenti, insieme ricomposti, ci restituiscano il ritratto di un grande veronese. La serata si apre con un video di Franco Savignano dell’Accademia di Belle Arti G.B. Cignaroli, che ha creato un suggestivo ricordo di Zanotto attraverso le sue foto più belle, seguito da un saluto del Presidente Fratta Pasini e della signora Zanotto.   E dopo si comincia a sfogliare il libro FRAMMENTI DI UN PERSONAGGIO VERONESE, poesie e racconti, conferenza, riflessioni politiche: a leggere per noi le pagine più importanti del libro quattro attori che sono fra i protagonisti della scena italiana, sia teatrale che televisiva:  Angiola Baggi, Sergio Nicolai, Anna Teresa Rossini e Mariano Rigillo. Nel testo sono interpolati anche brevi brani degli autori preferiti da Zanotto: Dante, Shakespeare, Manzoni Eschilo, Leopardi, Kafka.

Il filo musicale conduttore della serata è garantito da un originale trio musicale composto da flauto, chitarra e fisarmonica condotto da Bruno Cavallo, con una colonna sonora ricca non solo di classici (da Bach a Debussy) ma anche di autori moderni come Villa Lobos, Paolo Conte, Astor Piazzolla. Un’autentica primizia è la poesia PIANTO LONTANO di Giorgio Zanotto messa in musica da Alessandro Molinari e cantata da Angiola Baggi.         L’ultima pagina ad essere letta ci ricorda l’amore di Zanotto per la lirica e per l’Arena di Verona, e qui la scena si allarga a mostrarci l’Orchestra dell’Arena che con la sua partecipazione conclude la serata.

UNA NOTA DEL REGISTA Giorgio Zanotto con la sua vita ha dimostrato che si può avere successo e restare esseri umani, senza vendersi l’anima come fece Faust, e non fu neanche un buon affare .Per questo il suo esempio mi pare importante. E non solo per i giovani, che per malmenati che siano hanno dalla loro la spinta biologica: ma anche per gli adulti, che se sono ancora onesti si sentono ogni giorno più sconsolati e fessi .Giorgio Zanotto ha unito ad una grande carriera di politico ed imprenditore, un successo nella sua vita privata, una moralità profonda, un autentico lavorare al servizio del prossimo, da cristiano sincero quale egli era. Per questo motivo ho accettato volentieri l’invito di Vittorino Andreoli e della Fondazione Zanotto di occuparmi della presentazione di questo libro “Giorgio Zanotto. Frammenti di un personaggio veronese”. Ho lavorato a lungo su questi testi, perché è più facile mettere in scena una commedia che presentare un libro di questo tipo, così lungo e composito, riflesso degli interessi eclettici dell’autore, che spaziavano dalla letteratura alla politica,dalla religione all’arte.Il risultato è quello che vedrete ed ascolterete la sera del 24: una sorta di canovaccio composto da frammenti di lettere, poesie, interviste, saggi, racconti, conferenze legati dalla musica e dalle sue magie.Non la pretesa dunque di sostituirsi alla lettura del libro, ma un’anticipazione, un invito ad essa, un tentativo di avvicinamento al mondo creativo dell’autore, al suo modo di intendere la vita privata e pubblica. E se almeno una parte del pubblico, dopo questa serata, comincerà a leggere questo libro dalla A alla Z, ecco, saremo contenti di aver assolto il nostro compito. Idalberto Fei