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Libertà e senso del lavoro. L'esperienza di Solidarnosc, una sfida per oggi

La Fondazione Giorgio Zanotto, il Centro di Cultura Europea Sant’Adalberto e l’Associazione Rivela sono lieti di invitarLa all’incontro “LIBERTA’ E SENSO DEL LAVORO. L’esperienza di Solidarnosc, una sfida per oggi” che si terrà mercoledì 28 maggio 2014 ore 20,45 presso il teatro Alle Stimate (Via Montanari, 1 – Verona). L’evento è svolto in collaborazione con la Banca Popolaredi Verona e patrocinato dal Comune di Verona. Ingresso libero fino a esaurimento posti.   Approfondimento “L’ethos del lavoro è per il lavoro ciò che il bello è per l’opera d’arte. Un’opera d’arte priva della bellezza non è un’opera d’arte. Un lavoro che non serve alla comprensione non è lavoro.” (Josef Tischner) La ricerca della libertà e di un senso del lavoro sono i due elementi caratterizzanti la nascita e la lotta di Solidarnosc, il primo sindacato libero in Polonia agli inizi del anni 80 durante il regime comunista. Quella che inizialmente era una rivendicazione sindacale operaia divenne poi un vero e proprio movimento di popolo, nel quale si trovarono coinvolti operai, contadini, studenti, esponenti della cultura. Da subito è apparsa una diversità che ha stupito i burocrati dell’Est ma anche l’opinione pubblica occidentale: i punti di riferimento di Solidarnosc non erano delle dottrine ma delle persone e dei segni. Per questo sui cancelli degli stabilimenti di Danzica si affissero le immagini di Giovanni Paolo II e della Madonna Nera di Czestochowa. Solidarnosc ha fatto emergere l’esperienza umana in tutta la sua integralità e quindi anche nella dimensione religiosa. Oltre alla ribellione contro condizioni di vita difficilissime, il fattore nuovo che emerge nel 1980 è una  nuova coscienza della dignità umana e della necessità che il lavoro abbia un senso perché l’uomo possa vivere.   Luigi Geninazzi Giornalista e scrittore, è esperto di problemi internazioni. Come inviato speciale per il settimanale “Il Sabato” e poi per il quotidiano “Avvenire” è stato praticamente in tutte le aree calde del mondo ma ha sempre rivolto una particolar attenzione all’Europa dell’Est, raccontando la sua esperienza nel volume “L’Atlantide Rossa”, che sarà introdotto nel corso dell’incontro. Corrispondente a Varsavia negli anni Ottanta, quindi a Mosca all’inizio degli anni Novanta, è stato testimone diretto di rivoluzioni democratiche nei Paesi comunisti fin dalla nascita di Solidarnosc. Ha incontrato più volte Giovanni Paolo II di cui ha seguito molti viaggi internazionali. Ha raccontato, stando sul campo, le guerre più importanti degli ultimi anni, dal Kosovo all’Afghanistan, dall’Irak a Israele, dalla Georgia a Gaza. Nel2011 haassistito alla rivoluzione di piazza Tahrir al Cairo. Per i suoi reportages ha ricevuto vari premi.La Poloniagli ha conferitola Crocedi Grand’Ufficiale della Repubblica, uno dei più alti riconoscimenti per un cittadino straniero.   Sandro Cheirici Curatore della mostra “Danzica 1980. Solidarnosc”, consulente editoriale, dopo una lunga esperienza in case editrici ha dato vita nel 1993 a Ultreya, uno studio specializzato nella realizzazione dio volumi d’arte e fotografia per coedizioni internazionali, che collabora con i maggiori editori europei. Ha collaborato sin dalla prima edizione al Meeting di Rimini, curando diverse mostre (tra le più recenti: “Budapest 1956. La rivoluzione”, per l’edizione 2006 e “Praga 1968. L’impossibile primavera”, per l’edizione 2008) e il volume fotografico “Meeting. Volti e storie”, pubblicato nel 2004. Modera: Michele Marras, responsabile culturale di Associazione Rivela   Per scaricare la locandina dell’evento clicca LOCANDINA_solidarnosc Per scaricare l’invito dell’evento clicca INVITO_ solidarnosc   Foto (di Antonella Anti)                 Rassegna Stampa L’Arena 27 maggio 2014 L’Arena 2014 05 28 L’Arena 2014 06 01